Ci sono serate in cui arte e convivialità si incontrano, il glamour abbraccia il gusto per un’esperienza sfavillante, impossibile da dimenticare. Noi lavoriamo con clienti molto diversi, ognuno con una precisa identità e specifiche esigenze e sappiamo che, per lasciare un buon ricordo ai propri ospiti, l’offerta culinaria è una componente essenziale perché tutto sia perfetto. Il cibo è un elemento importante per il successo di un evento, se banale rischia di appiattire la serata, se eccessivo e troppo osé ne compromette la buona riuscita, scontentando i gusti di molti e lasciando un ricordo nauseato.
Poco tempo fa abbiamo lavorato per un cliente del settore dell’alta moda che aveva in programma un importante cocktail party per un vernissage con 600 ospiti, che si è svolto in una delle più belle eredità architettoniche del ‘900, nella capitale. In questo tipo di eventi è fondamentale creare il giusto allestimento, in perfetta sintonia con la serata: elegante e curato, mai troppo invasivo, a cui corrisponda una proposta culinaria raffinata, di tendenza ma anche giocosa, come solo il mondo fashion sa essere. In un vernissage la presenza del cibo deve essere quasi invisibile, al centro di tutto sono l’opera d’arte e le persone che partecipano all’evento. L’atmosfera deve essere rilassata e agli ospiti deve essere consentito di spostarsi con agilità nella sala, senza avere le mani troppo impegnate con piatti, bicchieri e posate, per poter chiacchierare e ammirare le opere esposte. Per questo abbiamo pensato di realizzare un “servizio a passaggio”, il cosiddetto flying cocktail. I nostri camerieri, 60 in tutto per poter curare con grande attenzione i presenti, si sono occupati di servire su piccoli vassoi il beverage e il finger food mentre, nelle cinque postazioni buffet disposte nella sala, era possibile assistere alla preparazione di alcuni cocktail, fra cui il Gin tonic con rosmarino e pepe rosa, cocktail di tendenza di quest’anno, o alla preparazione espressa di alcune proposte food, come il cono di cialda salata con il gelato al parmigiano, molto sfiziosa, originale e gustosa. A buffet anche alcune proposte più elaborate, ma servite in cocottine monoporzione in porcellana bianca o in vetro, facili da maneggiare.
Prima di ideare insieme ai nostri chef l’offerta culinaria, una delle nostre regole fondamentali è lo studio della location, questo ci permette di valutare in maniera più precisa il menu, vagliando possibili problematiche legate allo spazio, e allo stesso tempo di immaginare come predisporre il tutto nella maniera ottimale. In questo caso la location era costituita da un palazzo anni ’30, dal fascino austero ma intrigante, nato per ospitare mostre ed eventi. Abbiamo effettuato il sopralluogo due mesi prima della serata per poter organizzare ogni dettaglio. Il palazzo aveva sale interne non molto spaziose e i corridoi per accedervi erano stretti. Questo elemento ha influito nella scelta delle postazioni per il buffet: abbiamo infatti optato per tavoli corti, di circa 1 m, realizzati in cristallo, facilmente trasportabili nella sala prima dell’inizio dell’evento, ma anche molto eleganti e di design. La trasparenza del cristallo permetteva di giocare con la luce all’interno della sala e di creare un allestimento leggero, quasi invisibile. La verifica sulla cucina è il secondo degli elementi fondamentali da valutare. Siamo abituati a lavorare in ogni tipo di location, anche in quelle in cui è necessario costruire da zero. Il montaggio di una struttura temporanea in esterno ci ha permesso di poter realizzare tutte le preparazioni dei finger food sul momento, la sera stessa dell’evento. Il trasporto del cibo dalla cucina alla sala, dove si sarebbe svolto il vernissage, è avvenuto attraverso eleganti vassoi in argento rettangolari e ardesie nere che ben si intonavano con l’architettura dello spazio. Grazie alle informazioni preliminari abbiamo studiato un menu ad hoc costituito soprattutto da mono porzioni che consentissero agli ospiti di potersi muovere liberamente nella sala.
Il file rouge della proposta culinaria è stata l’idea di cucina contemporanea, capace di mixare le eccellenze gastronomiche italiane, riconosciute in tutto il mondo, abbinandole anche con alcuni ingredienti “esotici”, un mix and match perfetto per ospiti abituati a viaggiare e curiosi di assaggiare novità e nuovi food trend. Per integrarsi perfettamente non solo nello stile dello spazio, ma anche per richiamare le opere d’arte esposte, abbiamo studiato un allestimento per le postazioni da buffet che fosse minimal e con materiale di design moderno, giocando molto con i supporti, le altezze e gli specchi. Per i vassoi utilizzati dai camerieri abbiamo scelto diversi materiali, sia per esaltare le combinazioni culinarie proposte, sia per integrarci all’allestimento della sala: i vassoi di ardesia sono stati utilizzati per il finger food, mentre su specchi rettangolari sono stati adagiati i dolci, così da esaltarne la forma e la consistenza, infine su vassoi in argento erano disposti i bicchieri tumbler per i cocktail o i calici per il vino e lo champagne.
Una serata all’insegna dell’armonia e dell’eleganza alla cui perfetta riuscita abbiamo contribuito, nel nostro piccolo, anche noi.
Ringraziamo l’agenzia Palazzi&Gas con cui è stato molto stimolante collaborare e di cui abbiamo apprezzato la grande professionalità. Ringraziamo ovviamente anche il cliente per averci scelto, e per aver scelto dei favolosi vini per i propri ospiti (Barolo Dagromis GAJA 2012 e Cervaro della Sala Castello della Sala Antinori 2015), osando insieme a noi una proposta assolutamente unica.